Nel Clan (16-19 anni) si vivono esperienze comunitarie più impegnative di quanto avvenga nelle altre branche. La “comunità” è qui uno dei punti cardine, perché in essa il giovane si confronta, verifica il suo progetto personale di crescita, ricerca insieme agli altri il senso della vita. Caratteristica di questa fase è anche “la strada”, cioè il cammino, con un bagaglio essenziale, con spirito di provvisorietà, l’andar sempre oltre, con gli occhi aperti a vedere ciò che ci circonda, che sia paesaggio naturale o città. Infine diventa centrale “il servizio”, esperienza educativa di donazione di sé e del proprio tempo, che aiuta ad assumere lo spirito di servizio come stile di vita, aperti al volontariato, all’esercizio della solidarietà umana.
L’itinerario educativo dell’Agesci termina con la “Partenza”, intorno ai 20/21 anni: è il momento in cui, dopo averne fatto esperienza, il giovane sceglie come sua la strada che lo scautismo gli ha proposto: adesso può “guidare la sua canoa” come persona (uomo o donna) libera, responsabile.
Una volta uscito dall’Associazione il giovane, se vorrà e se si sentirà chiamato al servizio educativo mediante il metodo scout, potrà rientrare nell’Agesci. Entrerà così nella Comunità Capi per svolgere il servizio di capo come servizio di volontariato ed espressione della sua vocazione sia di cristiano che di uomo nel mondo. Anche il Clan è presente su